La Biennale di Genova proclama i vincitori dell’edizione 2019. I protagonisti arrivano da Italia, Corea, Germania, Spagna, Iran e Cile.
La manifestazione, che è riuscita a creare un vero e proprio sistema espositivo diffuso, si configura come uno degli eventi nazionali più completi ed esaustivi sullo stato dell'arte contemporanea.
300 artisti provenienti da 25 nazioni diverse, 54 location
Premio alla carriera a Luisella Carretta e Plinio Mesciulam
Giunta alla sua terza edizione, finalizzata alla promozione e valorizzazione dell'Arte Contemporanea, la Biennale di Genova ha allargato il circuito delle collaborazioni per coinvolgere l’intera città in un’esperienza unica di confronto e fruizione

Con il Patrocinio di Regione Liguria, Città Metropolitana, Comune e Camera di Commercio di Genova, s’inaugura, con una cerimonia itinerante, sabato 8 giugno, la 3^ Biennale di GENOVA - Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea a cura di Mario Napoli e Flavia Motolese.
La manifestazione appare in costante evoluzione, più convinta nella propria capacità di creare una congiunzione sociale diretta tra promotori culturali, arti visive e pubblico, questa edizione, infatti, ha un significato importante perché riconferma i traguardi raggiunti nel 2017 e li amplifica.
Si è allargata la rete di collaborazioni, di sedi espositive e di partecipazioni dando vita all’ambizione con cui è nata questa Biennale: creare un unico grande sistema dedicato all’arte contemporanea in tutte le sue sfaccettature, che superasse divisioni e frammentazioni, unendo luoghi iconici di Genova e coinvolgendo realtà diverse che operano nella cultura o in settori di promozione e ricezione. Per questo il circuito espositivo si è ingrandito includendo realtà diverse: sedi di prestigio, sedi istituzionali, museali e il circuito delle Botteghe Storiche, grande patrimonio di Genova. L’obiettivo è capillarizzare l’esposizione di opere sul territorio, non scegliendo solo contenitori a essa deputati, ma qualunque luogo si presti per ricordare che l’arte ha a che fare con il quotidiano, anzi dovrebbe essere vissuta nel quotidiano.
L’idea di base è fare un’operazione massiva in cui l’arte sia protagonista in una città che è essa stessa un’opera d’arte, proponendo un modello di biennale in cui talenti emergenti così come artisti affermati possano esporre le loro opere in un contesto libero e indipendente.
Inoltre, il 2019 è un anno importante perché è l’anno della rinascita, del rilancio, della voglia di farcela, di rialzarsi ed ecco allora che anche una manifestazione come questa assume un ulteriore significato. È l’ennesima dimostrazione che a Genova si può: si può portare il mondo, si può essere assertivi, si può creare un sistema vincente dedicato all’arte e si può scoprire un interesse crescente verso il contemporaneo come catalizzatore di socialità e sperimentazione.
La Genova della Biennale è una città più disponibile al confronto con l'arte, un'arte realmente contemporanea, aderente al proprio presente come a tutte le sue contraddizioni.
Le opere selezionate mostrano un panorama composito, in cui la tradizione si integra a nuove ricerche espressive o alle più avanzate sperimentazioni tecnologiche, testimoniando che il mestiere dell’arte è raccontare il presente e conservare la nostra identità assieme alla propria, senza se e senza ma. E soprattutto senza paura.
Le botteghe storiche sono diventate quindi una delle location dell'esposizione, qui vi presentiamo l'abbinamento delle "botteghe d'autore": un artista per ognuna delle botteghe storiche di Genova: