Luico Fabbrica Turaccioli


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Luico

fabbrica turaccioli


L’attività della ditta “G.M. Luico” inizia con Giovanni Foppiano, marito di Giulia Casazza, bisnonna di Giacomo Manlio Luico che lavorò in azienda fino al 1994, con il figlio Carlo che oggi è dietro lo storico banco del piccolo locale – caratteristico e intrigante – in cui si respirano storie affascinanti. Tappi normali e più elaborati in varie misure e per ogni esigenza, etichette e accessori per l’imbottigliamento; in bella mostra antichi attrezzi per la lavorazione del sughero, su scaffali e cassettiere in legno degli inizi del Novecento e la medaglia d’oro ricevuta già nel 1870. Fino a metà Novecento la ditta produceva, nel vicino laboratorio in vico delle Fucine, a partire dal materiale grezzo i turaccioli e quanto si poteva fabbricare con il sughero, poi la produzione si è in parte industrializzata. Frequentato da Giuseppe Garibaldi nei suoi ultimi anni genovesi e da Gilberto Govi, grande utilizzatore per i suoi spettacoli di oggetti in sughero, esercita tuttora sui genovesi grande fascino, ricordando loro la bella storia di questa particolare attività.


Genova, salita Santa Caterina, 17 R

Tel: +39 010 588445

Mail: gmluico1855@gmail.com

Web: www.luicoenologia.com


 

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1855


La ditta aveva in affitto dei boschi nella zona di Finalmarina dai quali ricavava il sughero che, dopo una stagionatura all’aperto di almeno sedici-diciotto mesi, veniva bollito in grosse caldaie in rame, poi steso e pressato per essere spianato e lavorato con coltelli e torni a mano fino a diventare turacciolo.


 

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